Cosa non farai quando ...

«Qualcuno è disposto a donarmi un rene?», l'appello sui cartelli stradali

Una donna di 42 anni con grave insufficienza renale sta aspettando un trapianto. Ha avuto un’idea: ha chiesto aiuto ai passanti. E ha ricevuto tante risposte

 

Krystal Reardon non ha ancora risolto i suoi problemi di salute, ma ha ritrovato la speranza nel futuro: sa che attorno a lei c’è tanta gente che sarebbe disposta ad aiutarla. Mamma di due figli, ha 47 anni e vive ad Augusta, nel Maine, e ha sempre avuto disturbi ai reni. Ma, se negli ultimi trent’anni aveva comunque potuto vivere abbastanza tranquillamente, lo scorso anno ha avuto un infarto.

Quando si è sottoposta agli esami ospedalieri, i medici le hanno detto che il liquido di contrasto che avrebbero dovuto iniettarle per l’ecografia avrebbe potuto danneggiare i suoi reni.

«Il mio cardiologo mi disse: “Puoi vivere senza reni, ma non senza cuore”. Così, siamo andati avanti con gli esami». Ma gli effetti del liquido di contrasto sono stati molto peggiori di quello che Krystal potesse immaginare. Poche settimane dopo l’attacco cardiaco, entrambi i suoi reni hanno cominciato a cedere.

A quel punto, i medici hanno iniziato a pensare al trapianto: tutti i membri della famiglia della donna sono stati rapidamente sottoposti ai test di compatibilità. Ma nessuno di loro è stato ritenuto un candidato valido. Il nome di Krystal è stato inserito in una lista: l’attesa poteva durare da quattro a sei anni. Troppo, per una persona nelle sue condizioni di salute.

«Quando l’ho saputo, mi sono detta: “Fantastico, cosa faccio adesso?”. Ci ho pensato per un paio di mesi: sarebbe stato davvero difficile chiedere a uno sconosciuto di donarmi un rene». Poi le è venuta un’idea brillante. Ha preparato una serie di cartelli, ognuno con su scritta una parola, e li ha sistemati lungo la strada più trafficata del suo quartiere. Leggendoli uno dopo l’altro, il messaggio era chiaro: «Prenderesti in considerazione l’ipotesi di donare un rene?», e c’erano anche le informazioni per contattare la donna. «Ho deciso di mettermi in gioco: volevo vedere cosa avrei ottenuto, anche se non mi aspettavo molto».

 

Invece tanti sconosciuti le hanno risposto. «È stato travolgente: ho perso il conto delle persone che si sono offerte di donarmi un rene! Mi sento ancora un po’ confusa, ma sono sorpresa e felicissima all’idea che ci siano persone disposte a donare una parte del proprio corpo a uno sconosciuto che ne ha bisogno».

Almeno una dozzina di persone si sottoporranno al test per la donazione. E in molti hanno già detto che, anche se non saranno compatibili con la donna, sono disposti a donare a qualcun altro. I cartelli di Krystal contribuiranno a salvare anche altre vite.

facebook_page_plugin