Scuola di vita con Danny in classe

LAZISE. La quinta E del liceo Curie di Garda ha ricevuto il «Samaritano» per il sostegno offerto al diciottenne per 5 anni

I compagni del giovane affetto da malattia genetica: «Non è mai stato un peso, ci ha sempre insegnato a non mollare mai»

Danny

Tutti insieme, ancora una volta. Nessuno dei componenti della 5 E del liceo scientifico a indirizzo scienze applicate Marie Curie di Garda è voluto mancare alla consegna del premio «Il Samaritano» che gli otto gruppi comunali Aido della zona Baldo-Garda hanno dedicato quest'anno alla loro classe per aver accompagnato, sostenuto e incluso il loro compagno Danny durante cinque anni di percorso scolastico.

Stupiti e increduli per essere stati scelti come esempio di altruismo gratuito, per piccoli gesti di attenzione quotidiana per loro normali verso un amico, prima che compagno, con esigenze speciali. Hanno ricevuto il premio, una pergamena con la motivazione e un quadro con una medaglia raffigurante il buon samaritano del vangelo in Dogana Veneta a Lazise durante il concerto di fine anno della scuola media.

«Per noi Danny non ha mai rappresentato un problema, anzi in alcune occasioni è stato un punto di forza», ha spiegato Alessandro a nome di tutta la classe. «Siamo fieri di essere arrivati in quinta con lui e grati delle occasioni che abbiamo avuto per poterlo integrare. È diventato non solo un compagno di classe ma un amico. Siamo riusciti a creare un legame che è andato al di fuori della scuola, ai giorni comuni, alle domeniche e ai weekend».

Le buone notizie esistono e meritano di essere raccontate. Danny Filippi è un ragazzo di Lazise di 18 anni affetto da atassia-teleangectasia, malattia genetica rara caratterizzata da perdita progressiva della coordinazione dei movimenti e dall'abbassamento delle difese immunitarie. Alla fine delle medie, ha deciso di impegnarsi in un percorso liceale, ben sapendo che la strada sarebbe stata in salita. Ma per lui le difficoltà non sono ostacoli insormontabili, bensì opportunità per crescere e superare i suoi limiti. E così con la sua determinazione e forza di volontà ha contagiato i suoi compagni.

La loro classe è un modello di inclusione perché sono cresciuti insieme in un progressivo interscambio di umanità, dove le parole diversità e rinuncia sono state bandite. «Grazie alla classe che non mi ha mai abbandonato», ha detto Danny al microfono dopo la consegna del premio, «i miei compagni non mi hanno mai fatto sentire escluso, anche nella scelta delle gite hanno pensato sempre alle mie esigenze». Come il viaggio di più giorni dello scorso inverno, uscito dagli schemi per far partecipare anche lui. I suoi compagni si sono attivati per cercare una meta accessibile per persone con disabilità: la scelta è caduta su Valencia, una delle città europee più attrezzate per l'accoglienza di persone con difficoltà motorie e su un viaggio improntato sulla scienza. «Stare con Danny non è mai stato un peso», dicono Gabriela ed Elisa, «ci ha insegnato a non mollare mai, a crederci sempre al di là di qualsiasi limite fisico o di altro tipo». E ancora: «Avere Danny in classe è stato utile per la nostra crescita personale, imparando ad affrontare una situazione aiuti te stesso», riconosce Federico.

Ad accompagnare la 5 E c'erano il preside del Marie Curie Luigi Pizzighella, alcuni docenti e genitori, ma anche Niki Leonetti, ventiseienne ideatore del progetto «Si può fare: perché no?» che ha conosciuto Danny e la sua classe durante una delle sue numerose testimonianze nelle scuole. «Tutti gli insegnanti che si sono susseguiti durante questi anni hanno sempre sottolineato il clima positivo e inclusivo che si respirava in classe», testimonia il professore di religione Riccardo Pachera.

La famiglia di Danny, con papà Massimo e mamma Elena, ha affidato a una lunga lettera i ringraziamenti alla classe, alla scuola e ai gruppi Aido del Baldo-Garda per aver premiato i ragazzi. «C'è sempre stato un clima di accoglienza che ha creato inclusione», sottolinea mamma Elena Consolini, «i compagni si sono avvicinati a Danny con sensibilità differenti ma tutti hanno collaborato per favorire l'unione senza mai farlo sentire diverso. Ringraziamo le famiglie che con il loro esempio hanno educato alla sensibilità e al rispetto verso il prossimo questi splendidi ragazzi».

TUTTI I NOMI. Il premio «Il Samaritano» è un'iniziativa nata nel 2010 dal gruppo comunale Aido «Simone Gelmetti» di Lazise per sottolineare gesti di solidarietà e altruismo compiuti da persone della realtà locale, affinché diventino esempi da seguire per i giovani e non solo. Quest'anno per la prima volta l'iniziativa si è allargata in tutti i sensi: sia premiando un'intera classe del liceo Marie Curie di Garda, sia coinvolgendo gli altri gruppi Aido gardesani, vista la provenienza dei sedici studenti. Oltre a Danny Filippi sono stati premiati anche Noemi Ambrosi, Lorenzo Bonati, Iacopo Erbifori, Federico Martellini (Bardolino), Rachele Brusco, Christian Cagalli, Gabriela Domi, Elisa Modena, Elisa Stanzial, Alessandro Tessari (Lazise), Federico Dal Bon e Federico Del Sorbo (Castelnuovo), Giordano Nicolini (Peschiera), Ivan Ponessa (Caprino) e Alessandro Sorio (Affi).

Katia Ferraro

Domenica 09 Giugno 2019 LArena

 

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